Salute ed Estetica

Paradontite: cause e rimedi della malattia

Andare dal dentista dovrebbe essere un’attività frequente nella vita di ognuno di noi al fine di valutare eventuali problemi o fastidi presenti sulla nostra dentatura. Ovviamente il primo grande passo per una corretta salute orale risiede nell’igiene quotidiana, che dovrebbe essere la base sin da bambini, per prevenire le più comuni malattie.

Tuttavia ci sono patologie che, nonostante le abitudini corrette e scrupolose, non possono essere in alcun modo evitate. Tra esse c’è sicuramente la parodontite.

Le cause della malattia

Definita comunemente anche piorrea, si tratta di un’infezione batterica che coinvolge lo strato iniziale dei denti (tessuti parodontali) e che se non curata bene può portare a conseguenze abbastanza gravi. Tuttavia grazie alle moderne tecniche odontoiatriche la prevenzione e la cura della piorrea possono essere un valido sostegno in caso di manifestazione della patologia.

Coloro che sono affetti da parodontite si ritrovano tutto il parodonto (formato da osso, gengive e legamenti) invaso dai batteri. La qual cosa può dipendere dal fatto che l’ampiezza biologica intercorrente tra gengive e denti superi i tre millimetri di spazio. Se quest’ultimo aumenta infatti, i batteri vanno a stanziarsi nella tasca parodontale, creando problemi nella cavità orale.

In assenza di ossigeno, questi batteri si nutrono di tutto ciò che ricopre il parodonto, corrodendo in particolare l’osso. È così dunque che si indeboliscono e deteriorano i nostri denti.

L’importanza dell’igiene orale

Sicuramente la piorrea non è provocata da una dimenticanza nell’uso del filo interdentale. Tuttavia, c’è da dire che di base, una scarsa igiene del cavo orale è la principale causa di infezioni batteriche dentali.

Per cui al di là di parodontite rimedi, la pulizia dei denti quotidiana, e il sottoporsi annualmente ad una visita odontoiatrica sono le basi di cura e prevenzione dalle infezioni del cavo orale. Accanto a ciò non dovrebbe inoltre mai mancare una valutazione periodica della salute totale di gengive e denti e una pulizia degli stessi almeno ogni sei mesi.

I sintomi da piorrea

Detto dell’igiene e della prevenzione, quali sono i sintomi più comuni da parodontite? Sicuramente un primo sintomo, troppe volte trascurato, è dato dal mal di denti.

La maggior parte dei pazienti non è in grado di stabilire quando alcuni sintomi siano davvero riconducibili a questa o ad altre patologie. Per cui spesso si comincia una cura inappropriata che, nella migliore delle ipotesi dà un sollievo temporaneo, ma nella peggiore delle ipotesi richiede un immediato intervento dello specialista.

Volendo sommariamente generalizzare ad un elenco la sintomatologia da piorrea possiamo parlare sicuramente di alito pesante (e cattivo), abbassamento delle gengive, mobilità dentale, sapore acre continuo alla bocca, gengive rosse. O ancora mucose infiammate e sanguinamento gengivale.

Rimedi e terapia

Una delle prime soluzione proposte dal dentista in caso di piorrea generalmente concerne la pulizia del cavo orale. Dopodiché lo specialista valuta l’ipotesi di sottoporsi ad un mix di cure farmacologiche e di interventi chirurgici. Ovviamente quest’ultima cosa dipende sempre e comunque dallo stadio dell’infezione e dalla tipologia di percorso terapeutico che meglio si addice al nostro caso. In linea di massima comunque ecco cosa propina il medico:

  • Una prima pulizia del cavo orale, e soprattutto dentale da fare ogni sei mesi
  • A seconda della mobilità dei denti si opta per una delle soluzioni più adatte alla circostanza
  • Viene misurata l’ampiezza delle tasche del parodonto
  • E in caso di forma acuta di infezione si passa agli antinfiammatori

Per quanto concerne l’intervento chirurgico, esso viene proposto solo in casi di grave entità, per cui i metodi operatori non soltanto vanno per gradi, ma cambiano anche sulla base di costo e durata. In tal verso il dentista può proporre l’uso della sonda parodontale, una radiografia, una levigatura delle radici dentali o ancora un intervento laser e degli innesti ossei. Sono tutti interventi che si fanno presso lo studio dentistico e che solo in alcuni casi eccezionali prevedono l’eventuale ricovero.

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