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Panettoni artigianali di Sicilia: i più famosi

Quando si pensa ai dolci simbolo del Natale, non si può non chiamare in causa il panettone. Questa preparazione, la cui storia affonda le radici nei remoti tempi del Rinascimento, è spesso associata, in maniera esclusiva, alla città di Milano.

La cucina italiana, come ben si sa, è un universo ricco di meraviglie e di sorprese. Tra queste, rientra la possibilità di parlare senza timore di una tradizione di panettoni artigianali in Sicilia.

Se sei qui, significa che ti interessa scoprire qualcosa di più in merito a questa filiera. Fantastico! Nelle prossime righe, puoi iniziare un piccolo viaggio di esplorazione dei migliori panettoni artigianali della Trinacria (con qualche dettaglio sul talento, la passione e la tenacia di chi li ha creati).

Panettoni Fiasconaro

Il patrimonio artigianale che la Sicilia mette in primo piano quando si parla di panettoni è frutto della dedizione di numerosi imprenditori che, nel corso dei decenni, sono stati capaci di mantenere un livello di eccellenza invidiabile. Tra le storie in questione è possibile citare l’epopea dei panettoni Fiasconaro (quelli che trovi qui).

L’azienda appena ricordata, che ha sede a Castelbuono in provincia di Palermo, ha alle spalle una storia iniziata negli anni ‘50. Da allora, la ricetta del panettone lievitato naturalmente è stata perfezionata fino ad arrivare, a oggi, a uno dei prodotti più amati in assoluto quando si parla di produzione dolciaria siciliana (i panettoni Fiasconaro conquistano ogni anno non solo chi vive sull’isola, ma anche clienti in tutta Italia).

Il panettone di Giuseppe Zito

La Sicilia è uno scrigno prezioso di bellezze naturali, meraviglie architettoniche e sapori capaci di toccare il cuore, raccontando una storia che, da secoli e secoli, incanta il mondo e rappresenta un dettaglio fondamentale per la magia di una terra unica nel suo genere.

Esplorare tutto questo significa, per forza di cose, parlare anche del panettone, un dolce che i pasticceri della Trinacria sanno preparare benissimo. A dimostrarlo ci pensano percorsi come quello di Giuseppe Zito. Fondatore della Pasticceria Gesualda, bottega nel fiabesco bosco montano di Mezzojuso, è diventato famoso a livello nazionale – ed è stato citato da prestigiose testate di settore – per via di un panettone artigianale a dir poco succulento.

Come è preparato? Con un impasto davvero speciale, contraddistinto dalla presenza di granella semitostata di pistacchio. Per dovere di precisione, è necessario ricordare che Zito, nel corso della sua carriera, ha dato vita a diversi panettoni entrati nel novero dei dolci siciliani d’eccellenza. Il celebre pasticcere, che ha alle spalle studi in ingegneria chimica, ha raggiunto, con le sue creazioni, il primo e il secondo posto ai campionati internazionali di pasticceria e cioccolateria.

Le creazioni della pasticceria Freni

Ci spostiamo ora in un’altra città della Sicilia, il centro urbano che segna il confine tra l’isola e il continente. Sì, stiamo parlando di Messina. Questa città è caratterizzata dalla presenza di diverse pasticcerie famose per quanto riguarda i panettoni. Tra gli indirizzi in questione rientra la bottega artigianale della famiglia Freni. Quando si parla di questa realtà, è necessario ricordare che, fra i tratti distintivi della preparazione del panettone, spicca il ricorso alla pasta madre. Questa scelta non è affatto casuale.

Lillo Freni, cresciuto nel laboratorio di pasticceria fondato da suo padre Giuseppe alla fine degli anni ‘60, è uno degli uomini simbolo del progetto FDP (Figli della Pasta Madre), un’iniziativa che ha dietro un’associazione avente il fine di tutelare il patrimonio straordinario che è il lievito madre e di valorizzare il suo ruolo nella cucina siciliana.

Il talento di Mauro Lo Faso

Mauro Lo Faso, classe 1994, è cresciuto nella pasticceria di famiglia di Bolognetta, in provincia di Palermo. Con alle spalle uno stage con il re della pasticceria Iginio Massari, il giovanissimo talento è il “papà” di un panettone che, come ricordato sulle pagine della celebre testata di food Gambero Rosso, è una sorta di ibrido tra la preparazione meneghina e quella piemontese. A dare un tocco di magia locale ci pensa l’inclusione, tra gli ingredienti, dello zafferano di Bolognetta.

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