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EGOInternational: cresce il commercio estero extra UE

L’Istat ha diffuso i dati relativi all’interscambio commerciale delle aziende italiane con i paesi extra UE: a febbraio le vendite all’estero dei prodotti Made in Italy segnano un aumento congiunturale pari al +1,7%.

Le analisi riportate nella recensione dell’Istat fanno emergere i principali fattori che hanno trainato la crescita: le opinioni degli esperti evidenziano infatti l’incremento delle vendite di beni di consumo durevoli, aumentate del 9,6%, e dell’energia (+25,9%).

La recensione evidenzia inoltre l’andamento nei principali mercati extra UE delle esportazioni italiane durante il trimestre dicembre-febbraio, in cui si segnala una crescita del 2,6%, trainata anche in questo periodo dalla vendita di beni di consumo non durevoli (+9,4%).

Sono un esempio i prodotti del comparto agroalimentare italiano, che nell’ultimo anno registrano un incremento di fatturato del 16,8% e un aumento complessivo delle esportazioni pari al 15,3%.

L’importanza del settore food&wine è stata evidenziata anche dalle analisi dei principali esperti di commercio estero: sono un esempio le recensioni del blog di EGO International, la nota azienda di consulenza per l’export, che sottolineano la crescita dell’intero comparto e la sua importanza per lo sviluppo economico del Paese.

Il vino, ribadisce EGOInternational, è tra i beni più richiesti nei mercati stranieri: la qualità del Made in Italy e le varietà vinicole tipiche del nostro territorio riscuotono infatti un considerevole apprezzamento soprattutto nei paesi d’oltreoceano, come gli Stati Uniti, uno dei maggiori partner commerciali del settore.

Le opinioni degli analisti offrono inoltre una fotografia su base annua delle vendite all’estero del Made in Italy: a febbraio il saldo commerciale con i paesi extra europei segna un +4023 milioni di euro e il deficit energetico è diminuito rispetto ai valori dello scorso anno.

I dati diffusi dall’Istituto fanno emergere l’aumento delle vendite all’estero dei prodotti italiani verso quasi tutti i principali partner commerciali extra europei. Le opinioni riportate nella recensione, infatti, sottolineano le ottime performance ottenute dalle aziende italiane nel mercato cinese (+131,4%), statunitense (+18,2%) e turco (+26,2%).

Le opinioni sull’interscambio commerciale estero confermano il trend di crescita dell’export italiano: geograficamente concentrato, è influenzato dagli ottimi risultati raggiunti dalle vendite dirette in Cina e negli Stati Uniti, che da sole rappresentano circa i due terzi dell’incremento tendenziale complessivo.

La recensione sembra inoltre confermare le opinioni di EGOInternational relative ai più importanti mercati di sbocco dei prodotti italiani: sono un esempio gli Stati Uniti e la Cina, in cui la qualità del Made in Italy riesce a vincere la concorrenza internazionale.

Nel mercato cinese, la mancanza di una distribuzione efficace e i modesti volumi di alcune produzioni sono tra le principali sfide che le pmi italiane dovranno vincere per cogliere le nuove opportunità di business.

A questo si aggiunge la crescita di buyer cinesi interessati alla cultura e allo stile di vita occidentali, disposti ad acquistare i beni di fascia alta del settore moda e di quello agroalimentare italiano.

Tra i prodotti su cui puntare per esportare in Cina, EGO International identifica le eccellenze tipiche del nostro Paese difficilmente reperibili nei mercati internazionali: sono un esempio l’olio d’oliva, il miele, la pasta, il vino e il caffè.

Le aziende italiane possono ora entrare in contatto in tempo reale con le principali economie internazionali adottando le nuove strategie di vendita digitali, in grado di dare un impulso alla promozione dei prodotti tipici locali sulle tavole di tutto il mondo.

Le piattaforme di vendita online, spiega EGO International, hanno infatti modificato le tradizionali modalità di acquisto dei consumatori: le aziende locali hanno ora la possibilità di intercettarli abbattendo la distanza geografica e velocizzando il processo di acquisto.

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