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Come cambiare e smaltire bene le cartucce ed il toner della stampante

In ufficio, ma anche in casa, ci sono delle attività che bisogna saper fare per utilizzare bene la stampante: parliamo del cambio delle cartucce e toner. Scopriamo cosa bisogna fare e dove gettar i consumabili vecchi.

Come cambiare le cartucce vecchie della stampante

La stampante è sicuramente una delle macchine per l’ufficio che non manca mai – neppure a casa – e che, naturalmente, bisogna saper utilizzare bene per ottenere stampe di documenti e di fotografie di elevata qualità. Proprio per questo, è fondamentale selezionare attentamente l’inchiostro per le cartucce per stampanti non originali, giacché quest’ultime nei peggiori dei casi potrebbe compromettere l’intero lavoro o peggio ancora danneggiare in maniera grave il dispositivo di stampa.

Ad ogni modo, oggi non vogliamo parlare della qualità dell’inchiostro, bensì del cambio dei consumabili: ogni stampante, in base al modello che avete acquistato, necessita di un’azione differente per la rimozione delle vecchie cartucce. Sul vostro computer avrete installato il driver di supporto che vi permette di velocizzare questa fase: difatti, vi basterà semplicemente attivare il processo di cambio delle cartucce per poi seguire le istruzioni che il vostro computer vi fornirà, step by step.

Una volta che il carrello delle cartucce sarà allineato nel centro della stampante, con il coperchio aperto, si potranno eliminare i vecchi consumabili ed inserire quelli nuovi. Chiudendo poi il coperchio della stampante, la macchina riporterà le stesse in posizione laterale e sarete nuovamente pronti ad avviare un nuovo processo di stampa dei documenti e delle fotografie.

La stampante laser non è uguale alla inkjet

Naturalmente, il processo di cui abbiamo parlato in precedenza riguarda esclusivamente la stampante a getto d’inchiostro! Se voi avete acquistato una stampante laser per la vostra attività lavorativa o per la cameretta dei ragazzi, dovrete ugualmente seguire un processo specifico per la sostituzione del consumabile vuoto.

Quindi, dovrete dapprima accendere la stampante e poi aprire il coperchio della stessa per estrarre il toner vecchio, aiutandovi con una linguetta che generalmente è posta sul toner. Una volta che avrete rimosso il vecchio toner, dovrete proseguire procurandovi quello nuovo: ruotate il vostro toner prima di porlo dentro la macchina da ufficio, onde evitare che il prodotto si depositi esclusivamente nei lati, funzionando in maniera scorretta.

Rimuovete poi la striscia di nastro colorato posta sul vostro prodotto e collocate lo stesso dentro la stampante, facendo attenzione che sia orientato nella maniera giusta. Durante questa fase, ricordatevi di non toccare per nessun motivo il tamburo! Chiudete dunque il cassetto di accesso al toner della stampante, così da essere nuovamente pronti a lavorare con la vostra stampante.

Come smaltire in maniera giusta le cartucce ed il toner

Cambiare correttamente un toner o delle cartucce di una stampante inkjet è molto importante per il corretto funzionamento del dispositivo, ma naturalmente dovrete pure tenere a mente che è estremamente importante gettare negli appositi luoghi i consumabili.

Questi rifiuti, difatti, se raccolti correttamente ci permettono di salvaguardare l’ambiente in cui viviamo e noi stessi. Quindi, le cartucce per stampanti a getto d’inchiostro e stampanti laser quando sono esaurite non devono esser buttate con i comuni rifiuti urbani, bensì si possono consegnare direttamente presso il negozio dove avete acquistato i consumabili nuovi. In alternativa, potrete prendere in considerazione tutti quei punti vendita che hanno l’autorizzazione a smaltire secondo la prescrizione del decreto legislativo 152/06.

Nella maggior parte dei casi, questi le cartucce ed i toner vuoti sono riutilizzati per la produzione dei consumabili compatibili, così da evitare di inquinare e, allo stesso tempo, si ricicla un prodotto che può trovare un ulteriore utilizzo. La cartucce raccolte, se non riciclate, vengono ritirate e poi ridotte in frammenti che sono divisi in base al tipo di materiale (ferro, plastica, residui di inchiostro ecc.); i materiali che si possono recuperare possono pure essere utilizzati per generare nuova energia oppure smaltiti ugualmente in maniera ecologica.

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